Quando le persone si rivolgono ad uno psicoterapeuta hanno con sé un insieme di idee e di fantasie su cosa lo psicoterapeuta fa o può fare, spesso queste idee appartengono ad immaginari di senso comune che non corrispondono alla realtà. Pertanto vorrei dirvi, prima di tutto, cosa lo psicoetrapeuta non è e cosa non può fare.
Lo psicoterapeuta, così come inteso da noi, non è colui che sa, non è colui che sa come ci si comporta o cosa bisognerebbe fare. Lo psicoterapeuta non vi darà il consiglio pratico che risolverà i vostri problemi, non vi darà delle precise indicazioni su come comportarvi per cambiare le cose.
Lo psicoterapeuta vi accompagna ma non vi indica la strada, siete voi a decidere dove andare e il punto, in psicoterapia, non è "dove andate?" ma piuttosto "come mai state andando lì?". Voglio dire che la psicoterapia aiuta alla comprensione di quello che si fa ma non da indicazioni su ciò che va fatto.
Lo psicoterapeuta vi fornisce il piccone e le imbracature, ma è il paziente che scala la montagna e scandisce i ritmi e il percorso di questa scalata.
Lo psicoterapeuta non vi darà delle regole da seguire né vi potrà dare delle prescrizioni comportamentali per risolvere i vostri problemi. Lo psicoterapeuta vi aiuterà ad allargare lo spazio cosciente e quindi la consalpevolezza di voi stessi ma le decisioni della vita e i comportamenti rimangono sempre scelte personali individuali del paziente.
Lo psicoterapeuta non ha una bacchetta magica e pertanto non risolverà in pochi giorni problematiche che hanno impiegato anni per strutturarsi. La psicoterapia è un percorso impegnativo e faticoso per il quale è necessaria una profonda motivazione interna alla cura, una forte volontà e la capacità ed il coraggio di riconoscere la propria sofferenza formulando una richiesta di aiuto e forse questo primo passo è il più difficile.